- sito

Vai ai contenuti

Menu principale:

Livello 3
L'Alfa Romeo Giulietta è un'autovettura prodotta dal 1955 al 1965 dall'Alfa Romeo.
Già dalla fissazione degli obiettivi nel piano industriale, nel 1950, fu chiaro alla dirigenza che il nuovo modello "Giulietta" sarebbe stato il più importante nella storia dell'Alfa Romeo, rappresentando il passaggio alla modernità industriale.
Fino al modello "1900" le officine del Portello mantenevano una tipologia produttiva artigianale che consentiva di costruire una ventina di esemplari al giorno. Con la "Giulietta" si trattava di entrare nell'ambito della cosiddetta "motorizzazione di massa", con una produzione di almeno 200 vetture al giorno.
Il problema si presentava enorme, sia dal punto di vista organizzativo, sia da quello economico. Per risolvere l'aspetto economico l'azienda decise di avviare una sottoscrizione pubblica di capitali, attraverso l'emissione dicartelle fondiarie dell'IRI, con l'impegno di mettere in vendita il nuovo modello entro il 1954. Per allettare i risparmiatori all'investimento fu anche decisa una lotteria a estrazione mensile e vincita di una vettura, a partire dal gennaio 1955.
All'Alfa Romeo non erano certo i progettisti d'ingegno a scarseggiare, tuttavia risultava assente la figura di una valida guida tecnica, in grado di concertare il lavoro dei progettisti e industrializzare il prodotto. Tale incarico, era stato egregiamente ricoperto da Ugo Gobbato, purtroppo assassinato nel 1945. Per sostituirlo fu reclutato l'ingegnere austriaco Rudolf Hruska che aveva già seguito l'industrializzazione della "Maggiolino", al fianco diFerdinand Porsche.
Il piano industriale fu avviato nel 1951, con la denominazione del progetto in "Tipo 750", che faceva pensare ad una vettura utilitaria, nell'intento di depistare i giornalisti e mantenere il più assoluto riserbo sul tipo della futura automobile.La nascita della denominazione "Giulietta", sebbene chiaramente riferita all'opera shakespeariana Romeo e Giulietta, è stata oggetto di varie versioni e aneddoti. Il più curioso racconta che nell'ottobre 1950 una delegazione di otto dirigenti dell'Alfa Romeo fu inviata al Salone dell'automobile di Parigi per la presentazione del nuovo modello "1900". Nel corso di una cena offerta in loro onore dal concessionario francese dell'Alfa Romeo, in un noto ristorante parigino, i dirigenti furono scherzosamente apostrofati da un decaduto principe russo che, per sbarcare il lunario, si esibiva nei locali pubblici inventando filastrocche e poesiole all'indirizzo dei clienti. Quella sera il "poeta burlesco", per canzonare l'atteggiamento austero e compassato degli ospiti d'onore, recitò: «Je vois huit Roméo, mais aucune Juliette!» (Vedo otto Romeo, ma nessuna Giulietta!). L'episodio venne ricordato da alcuni di questi dirigenti nella riunione per decidere il nome commerciale del nuovo modello "tipo 750" e la scelta cadde su "Giulietta", di fatto ispirato da un artista di strada franco-russo.
Inizialmente nota con il nome di fabbrica Progetto 940, la Giulietta era stata precedentemente denominata pubblicamente col nome di Milano. Tale nome è stato successivamente sostituito già sul finire del 2009, durante la pubblicazione delle foto ufficiali distribuite alla stampa. Tale cambio di nome venne indicato come una direttiva dell'ultimo minuto atta ad evitare eventuali attriti in un momento di chiusura dello storico stabilimento Alfa Romeo di Arese e del suo Centro Stile (con conseguente inglobamento presso il Centro Stile Fiat a Torino); inoltre si è così voluto celebrare con il nome Giulietta l'auto che in pratica ha il compito di festeggiare il centenario di Alfa Romeo, riproponendo un nome storico dell'automobilismo italiano (il nome Giulietta era già stato utilizzato in passato dalla casa per identificare altre due autovetture, rispettivamente la Giulietta del 1955 e la Giulietta del 1977). Il 2 dicembre 2009 sono state diffuse le foto ufficiali, ed è stato aperto il sito web ufficiale dell'auto. La presentazione è avvenuta al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo del 2010.
La Giulietta, disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo sotto la supervisione di Lorenzo Ramaciotti,[2] riprende il nuovo canone stilistico avviato da Alfa Romeo con la 8C Competizione e proseguito con la MiTo, avvalendosi però di un nuovo trilobo frontale, nettamente più largo e massiccio, e con uno scudetto per la prima volta "sospeso", ovvero separato dalla carrozzeria attraverso uno spazio vuoto intorno alla cromatura.
La fiancata si presenta tondeggiante, ma al tempo stesso filante, grazie alle nervature presenti sia anteriormente che posteriormente. I fari sono composti da luci a tecnologia LED e riprendono spunti dai modelli precedenti: in particolare i fari posteriori ricordano un incrocio tra i quelli tondeggianti della MiTo e quelli orizzontali di 147. Presenta inoltre un minimo accenno di coda tronca.

 
Copyright 2015. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu