La Mercedes AMG GT è una biposto di impostazione spiccatamente sportiva e di dimensioni non esagerate (454 cm di lunghezza). La costruzione è raffinata – scocca e carrozzeria sono in alluminio, con parti unite mediante incollaggio e rivettatura – e la linea è mozzafiato. Come si intuisce dal lungo cofano e dall’abitacolo parecchio arretrato, il motore è davanti: si tratta di un 4.0 V8 alimentato a iniezione diretta di benzina e provvisto di due turbocompressori, uno per ciascuna bancata. La potenza è di 462 CV nel caso della AMG GT e di 510 CV per la più corsaiola GT S. A favore dell’equa distribuzione delle masse fra le ruote davanti e quelle dietro (queste ultime motrici), il cambio robotizzato a sette marce è collocato sull’asse posteriore (in blocco con il differenziale); il collegamento con il motore è affidato a un albero di trasmissione in fibra di carbonio. A livello delle migliori realizzazioni del marchio tedesco per quanto riguarda i materiali e le finiture dell’abitacolo, questa coupé è progettata dando priorità alle prestazioni e alla dinamica di guida. Se in autostrada richiede di sopportare una certa rumorosità, fra le curve vanta un’efficacia da vera purosangue: lo sterzo è pronto e rigoroso, il cambio robotizzato velocissimo e l’elettronica di controllo – davvero raffinata – permette anche ai piloti non particolarmente esperti di gestire proficuamente la rabbiosa spinta del V8. Sono di serie per tutte le Mercedes AMG GT il navigatore, i fari full-led e il sistema che permette di regolare la risposta di motore, cambio ed Esp, mentre fra i molti optional figurano i sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, quali l’avviso di involontario abbandono della propria corsia, il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori e il cruise control con funzione freno.