L'Alfa Romeo 159 (o, se si intende l'esemplare usato al Goodwood Festival of Speed, Alfetta Tipo 159) deriva dalla Alfa Romeo 158 e dominatrice dei Grand Prix dal dopoguerra a tutto il 1950, e, della sua illustre antenata, riprende l'impostazione generale, tranne che per la sospensione posteriore, che è ora del tipo De Dion, soluzione complessa e costosa, ma che i tecnici della casa milanese ritengono necessaria per potere scaricare a terra tutta la potenza del motore, che è notevolissima.
Basti pensare che al suo debutto ufficiale, nel Gran Premio d'Italia del 3 settembre 1950 (ultima gara del mondiale 1950 di Formula 1), il motore, un 8 cilindri in linea di 1500 cc, alimentato con un compressore volumetrico Roots a due stadi, sviluppa ben 425 cavalli, a 9.300 giri/minuto, che arriveranno a 450 a 9.500 giri/minuto nel Gran Premio di Spagna, ultima e decisiva prova del mondiale 1951 di Formula 1. Anche gli altri numeri di questa monoposto sono da record: il peso è di soli 710 kg, il rapporto peso/potenza, al debutto, è di 1,67 kg/cv, la capacità dei serbatoi, con l'adozione di due serbatoi laterali supplementari è di 300 litri (ma si giungerà anche ai 320 litri, nel Gran Premio di Gran Bretagna, ed ai 350 litri del Gran Premio del Belgio), la velocità di punta è di 305 km/h. Anche il consumo di carburante era da record: l'Alfa Romeo 159 percorreva 580 metri con un litro.
L'Alfa Romeo 159 è una berlina che è stata prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo dal 2005 al 2011.
Presentata all'inizio del 2005, è la diretta discendente della 156 che è andata a sostituire nel listino della casa. Il nome della vettura è invece un omaggio all'omonima monoposto di Formula 1, campione del mondo nellastagione 1951 con Juan Manuel Fangio.
Disegnata da Giorgetto Giugiaro e prodotta negli stabilimenti di Pomigliano d'Arco, la vettura riprende nel frontale il family feeling inaugurato dalla coupé Brera, basata sul medesimo pianale. Disponibile anche nella versione Sportwagon, che viene lanciata nel 2006, giunge al termine della produzione nell'ottobre 2011, pur rimanendo nei listini della casa fino al giugno 2013, senza essere rimpiazzata da alcun modello di pari categoria. Bisognerà attendere il 2015 prima che la casa di Arese presenti in veste ufficiale la sua erede diretta, la nuova Giulia.